sabato 27 aprile 2013

MARIO ROSSI

Vi presento il signor Mario Rossi saudita: Abdullah A Mohammed!

cartellone pubblicitario della carta di credito


dettaglio della carta del signor Mario Rossi!

Scusate, sara' una scemenza, ma io sono morta dal ridere...e' mi accontento di poco!
Comunque qui davvero si chiamano tutti cosi'...


domenica 21 aprile 2013

IL GIOCO DEL 15: UN ALTRO VOLO SAUDIA

Questo e' that time of the year in cui dobbiamo, per contratto, utilizzare un volo Saudi Airlines...l'incubo di tutti gli expat!

Il volo dell'anno scorso l'ho raccontato qui, tanto per rinfrescarvi di quanto sgrausa sia questa linea e di che esperienza sia volarci!

Quando sali sull'aereo, stai tranquillo che all'80% trovi gia' qualcuno seduto al tuo posto. Soprattutto se hai uno di quei bei posti con un po' di spazio per le gambe.
E' che i sauditi se ne fregano di avere una carta di imbarco, di avere un posto assegnato: loro salgono e si siedono nel posto che gli pare migliore! Salvo poi dover rimettere le cose a posto.
Durante l'ultimo volo, il numero di spostamenti della nostra fila e' stato incredibile, ecco perche' mi ricorda il Gioco dei 15: continui a spostare le tesserine finche' non trovi la combinazione ottimale!

Ho grande compassione per le hostess di questi voli...

Ma gli spostamenti avvengono anche per un altro motivo: ricordiamoci che siamo in Arabia Saudita, anche se stiamo volando, e che le regole di segregazione tra i sessi valgono anche qui. Supponiamo che una donna viaggi da sola o col marito, ma che il posto di fianco a lei sia assegnato ad un uomo. E certo che questo e' un problema enorme. E va risolto.
Puo' capitare che il maschio vicino di poltrona o la hostess stessa si prendano la briga di accertarsi che questo non sia un problema per la signora ed eventualmente ecco che riparte il Gioco dei 15: tu vai qui, tu ti sposti di la', voi vi invertite e voila'! Ce l'abbiamo fatta a sistemarvi tutti!

Le operazioni di imbarco passeggeri sono davvero incasinate e una volta finite, la hostess puo' finalmente annunciare al microfono: "Gentili passeggeri, tutti i clienti sono stati imbarcati, potete ora occupare i posti liberi disponibili".

E via che il Gioco dei 15 riparte e le tesserine si reincasinano un'altra volta.

ماشاء ألله

PAESE CHE VAI, GENTE CHE DIVENTI

Qualche mattina fa, io, amica P e amica C, in un negozio di abaye:
"Oh! Guarda questa! Non e' bellissima??",
"Oh, si: bella. Mi piace questo modello, e' comodo e va' come cade bene",
"E quest'altra?? che bel pizzo...",

e poi, un attimo di silenzio, ci guardiamo e:
"How sad is this?? Stiamo guardando con tutto 'sto interesse delle ABAYE?? E le troviamo belle??". Una volta mi sembravano tutte uguali...

Chiaro sintomo del, gia' troppo, tempo passato qui.
E non e' l'unico.
Ormai guardo solo oggetti tempestati di brillantini!! Come vuole il fashion locale. E questo e' un altro, brutto, segno.
Mica per niente sono felicissima della mia nuova abaya tutta sbarluccichina!!!


Dai, un po' e' normale. Cambi paese e volente o nolente, un po' ti adatti al gusto locale. Un po' perche' a furia di vedere certe cose ti ci abitui, un po' perche' non riesci a trovare le cose di tuo gusto.

Esempi?

Ti abitui a vedere certe cose e non ci fai caso? Certo, ormai anche le pianelle e i mocassini da donna ti sembrano belli, anzi, quasi eleganti! E lo sono ormai, rispetto ai sandali o ciabatte piatte che si mettono tutti i giorni. Sono lontani i tempi in cui potevo stare tutto il giorno su un tacco 12!

Non riesci a trovare le cose di tuo gusto? Quando cambi un po' di parrucchieri qui e ti rendi conto che la prima volta esci come Martin Kemp degli Spandau Ballet e l'ultima volta esci come Rod Stewart...Allora capisci che non sei stata sfigata, ma che proprio l'hanno fatto di proposito, convinti che sia fashion! E non importa che il/la parrucchiere/a sia una filippina androgina, un'araba che fuma di nascosto (ma la puzza di fumo, bella, resta!), un'etiope con accento britannico (almeno ci prova) o un libanese cattolico emigrato in Bahrain... (tutti esempi reali e documentabili): questo offre sto convento. Prendere o aspettare di tornare in Italia.

Eppure a me, tutto cio' piace un sacco...

اَلسَّلامُ عَلَيْكُمْ

mercoledì 10 aprile 2013

MA'ASSALAMA PARTY



Gente che va e gente che viene. Questo e' un posto particolare per vivere da espatriati, non e' un posto dove uno puo' pensare di trasferirsi per sempre, qui si viene solo per lavorare, per un periodo piu' o meno lungo. Quando uno si trasferisce che so, in Inghilterra, si trova una casa normale, si deve occupare delle bollette e cerca di integrarsi nella vita del posto. Qui non e' cosi'. Qui vieni per lavorare, anche se stai qui 30 anni, prima o poi sai che te ne devi andare. E quando succede, e' triste un po'.
Alcuni, quando vanno via, organizzano un Ma'assalama party, perche' qui anche l'andare via non e' facile.
Il motivo principale e' che quando esci da questo paese, lo fai con un visto di sola uscita e sai che, a meno di altre opportunita' di lavoro, non potrai mai piu' mettere piede in questo posto. Non potrai mai piu' vedere le cose a cui era abituato, non potrai tornare neanche per trovare gli amici.
Quando sai che stai per andare, devi organizzare il trasloco ovviamente. Spedisci le cose via aerea o via nave con un container. Nel primo caso costa un sacco di soldi ed e' veloce, nel secondo devi avere tante cose per rendere conveniente riempire il container, ci vuole molto piu' tempo, ma alla fine e' caro lo stesso.
Quindi e' pratica comune, quando stai per andare, organizzare una "Garage sale", dove per pochi rial metti in vendita tutto quello che non vale la pena di portare indietro: posate, piatti, lenzuola e oggetti vari che nel tempo hai accumulato. Tanto si vende sempre tutto, se non sono gli altri abitanti del compound, sono i ragazzi del bangladesh o indiani che lavorano qui.
Altra cosa fondamentale e' vendere la macchina, perche' non puoi lasciare il paese se hai un'auto intestata. Ma anche queste si vendono abbastanza facilmente: se e' ben tenuta, un occidentale appena arrivato che ne ha bisogno lo trovi sempre, se invece e' un rottame, un saudita che gli da il colpo di grazia lo trovi altrettanto! Nel parcheggio dell'aeroporto di Bahrain (che viene ugualmente utilizzato da noi che abitiamo vicino al confine) ci sono diverse auto abbandonate, completamente coperte di sabbia e con un conto del parcheggio imbarazzante! Si narra che siano auto di espatriati scappati nottetempo o che, per qualsiasi motivo, non sono mai piu' rientrati...
Una volta prenotato il volo di sola andata poi, non resta che organizzare il taxi che ti porta in aeroporto. Deve essere una corsa tipo scena di un film, quelle dove guardi fuori dal finestrino e piangi come un bambino...
Perche' si, tanti si lamentano di questo posto, per come guidano i sauditi, per le limitazioni, ma alla fine ci piace e andare via dispiace.
Ma e' la vita.
Detto tutto cio', NON SONO IO CHE VADO VIA! E speriamo di stare qui ancora un bel po'!!
Ho solo riportato qualche informazione che ho appreso da alcune amiche che invece stanno per affrontare nuove avventure, dopo 15 anni di Arabia Saudita!

Amica P mi mancherai tantissimo... Oggi ti saluto e c'ho 'na tristezza addosso.... La mia amica italiana... quella che mi ha introdotto in questo mondo cosi' diverso e che mi ha spiegato quasi tutto di questo posto! E poi Amica P e' troppo simpatica, una sintonia immediata... Perche' si', puoi conoscere e frequentare tutte le persone del mondo, ma due chiacchiere in italiano con un buon caffe' espresso ti riportano il buonumore!!!!
Buona nuova avventura amica P, so che non sara' lo stesso, ma spero che non ci perderemo e poi chissa'...che le strade non si riuniscano somewhere un giorno!!

All the best and...

مع السلامة

lunedì 1 aprile 2013

SAUDI BEACH

E' evidente che questo, climaticamente parlando, e' il piu' bel periodo dell'anno in Saudi Arabia. Le temperature sono tra i 25 e i 30 gradi, l'umidita' ancora non e' arrivata, i cieli sono blu.
Questo e' anche il clima preferito dai sauditi, anche se loro, comprensibilmente, preferiscono ancora di piu' quando pioviggina!
E con questo tempo si riversano in spiaggia. "Andare in spiaggia" a noi evoca una cosa che non ha niente a che vedere con quello che loro amano fare.
Innanzitutto in spiaggia ci vanno in auto, ma fino proprio all'acqua! Vorrai mica fare 3 metri a piedi!!

segni della proverbiale pigrizia...


Non ha importanza se il posto poi resta una schifezza, anzi sembra che la monnezza non sia proprio un problema!

piccolo esempio della onnipresente monnezza

Ma alla fine ci vanno per fare che???

Un pic-nic dietro la discrezione di un paravento...

paravento indispensabile
perche' le donne possano togliere la maschera

oppure rischiare la vita guidando come pazzi un quad...

con questi quad i ragazzini girano come i pazzi:
impennano, derapano...

oppure seguire in macchina il bambino che fa il giro sul cavallo...

se penso a come vengono trattati certi uomini qui...
non voglio pensare agli animali!

Ma mica tutti amano la folla della spiaggia, qualcuno infatti preferisce trovarsi un posticino isolato per il picnic...

piu' privacy di cosi'...

E tutto cio' si ripete ogni giovedì e venerdi pomeriggio...almeno durante i mesi tiepidi.
Evviva la Saudi Beach!