martedì 31 gennaio 2012

INSERZIONE ANTI-CORRUZIONE



Questo e' un annuncio da un quotidiano saudita. Sempre diretti al punto, come e' nel loro modo di comunicare. Non scommetterei sull'efficiacia di questa inserzione, ma dire le cose a chiare lettere sarebbe utile anche da noi.
Masha-Allah.

lunedì 30 gennaio 2012

A CENA IN UNA CASA ARABA


Durante il nostro viaggio nel nord dell’Arabia Saudita abbiamo avuto la fantastica opportunita’ di entrare in una casa araba. Eravamo in una cittadina del nord e la nostra guida ci ha invitati a cena da lui, che nella loro tradizione significa che i maschi si fermano nella majilis nel cortile di casa mentre le donne proseguono nelle stanze della casa dedicate appunto alle donne. Li incontro la moglie e le figlie e una loro amica. Grazie al fatto che la moglie non parlava inglese, abbiamo potuto scambiare opinioni molto franche con le ragazze. Delle 26enni laureate, una in attesa di essere “piazzata” (in realta’ il padre ha usato la parola “to sell”...), una in attesa di sposarsi e quindi di poter vedere in faccia il suo findanzato!! Le tradizioni saudite sono completamente diverse dalle nostre e cambiano anche da regione a regione all’interno del paese.

Le ragazze mi hanno spiegato che durante le feste di matrimonio alle quali vengono invitate, si svolge il “mercato” durante il quale le signore scelgono le ragazze da far sposare ai propri figli maschi. Questa procedura c’e’ stata anche per questa mia amica: e’ stata scelta da una signora, il cui figlio si e’ presentato da suo padre chiedendola in sposa. Lei avrebbe potuto rifiutare ma non l’ha fatto: non aveva alcun elemento sul quale poter decidere per un si o un no. Non puo’ incontrarlo, neanche un minuto (ma questa prassi cosi’ restrittiva sembra essere un costume locale), forse le dicono come si chiama. E’ tutto. Poi avverra’ il fidanzamento ufficiale, dopo il quale i ragazzi potranno vedersi ma solo in presenza di altri parenti, fino al giorno del matrimonio. I matrimoni si svolgono di solito nel fine settimana, il giovedi sera, dalle 20 di sera alle 4 del mattino. Queste lunghe feste tengono rigorosamente separati gli invitati maschi dalle invitate femmine. Vengono spesi molti soldi per acquistare gli abiti, molto sfarzosi e colorati e tempestati di paillettes, per il trucco e l’acconciatura e le lenti a contatto colorate! Insomma si tirano a lucido: quello e’ un momento importantissimo per mettersi in mostra e farsi scegliere. Le mie amiche si sentono molto frustrate da questa tradizione, vorrebbero poter scegliere il proprio compagno di vita! Lo scambio di informazioni e’ reciproco e anche a me chiedono come funziona nella nostra cultura, vogliono sapere se sono stata io a scegliere mio marito oppure se e’ stato lui...la mia risposta: ci siamo scelti entrambi! Le ha lasciate spaesate...ho capito quanto sia lontano da loro il concetto di amore e innamoramento reciproco.

Gli arabi sono molto diretti dell’esprimere le opinioni, a differenza di noi, non girano molto intorno alle domande o affermazioni, non cercano di indorare la pillola. Ecco quindi che mi hanno chiesto quanto guadagna mio marito! Ma io l’abilita’ di girare intorno non l’ho persa e non ho risposto.. Nello stesso modo mi hanno subito chiaramento dette che non amano coprirsi la faccia, che vorrebbero guidare, vorrebbero lavorare, vorrebbero poter essere piu’ libere, vorrebbero avere gli stessi diritti degli uomini.

E’ stata un’esperienza incredibile, un confronto interessante; in alcuni momenti mi sono intristita vedendo un velo di depressione.

Quello che mi e’ risultato chiaro e’ quanto sia determinante il ruolo delle donne nel mantenere questo stato delle cose, nel non permettere un’evoluzione alla condizione delle donne stesse. Le mie amiche dicono che quando un giorno saranno loro madri e mogli, saranno diverse dalle loro madri, dicono che saranno piu’ aperte, che permetteranno alle loro figlie di fare cose che a loro non sono permesse. Io penso che qualcosa potra’ cambiare solo quando queste donne riusciranno a crescere dei figli maschi con la mente aperta.
Inshallah.

BOOT CAMP





A sentir parlare di boot camp mi venivano in mente scene truci, quelle dei film americani, dove il Maggiore insulta i soldati mentre fanno il passo del leopardo spalmati nel fango...non potevo non provarlo.
Ad Aramco tengono sessioni di Boot Camp e ci sono andata!
Il villaggio di Aramco (la compagnia saudi-statunitense che gestisce la filiera del petrolio in Saudi)e’ un piccolo paese che sembra Little America: casette in legno monopiano con il giardinetto intorno, porte dei bagni pubblici tipo saloon, quelli che si vede e si sente tutto (le odio!!). Questo posto accoglie circa 10.000 persone e li’ dentro e’ come essere in un mondo parallelo: tutto sembra quasi normale! Le donne guidano e sono senza abaya, gli uomini girano in giacca e cravatta con la valigetta. Addirittura sono obbligatorie le cinture di sicurezza posteriori: una follia considerando che qui non credo nemmeno esista il codice della strada! Insomma, alla fine della fiera, il posto a me e’ sembrato bellissimo.
Un’amica ci e’ venuta a prendere al gate, senza invito non si entra. Ed eccoci alla palestra del boot camp: un’americanazza massiccia e’ dotata di archetto col microfono e sembra cattivissima! Dalla corporatura sembra avere un passato di atletica pesante, da come ci ha allenato sembra avere un passato difficile... Insomma ci ha fatto correre, saltellare, zompettare, in palestra e fuori sul prato, esercizi con vari attrezzi in sequenza tipo giochi senza frontiere e urlava cose, ma io non ho capito niente, facevo solo quello che facevano gli altri. Cercando di respirare, nel frattempo. Sono stati 60 minuti durissimi, ma alla fine la soddisfazione: “Oggi abbiamo bruciato 700cal!!!!”. Ieppa.

KABSA E COCA COLA


ad ogni cultura, la propria immagine di "casa"...

STRANEZZE SAUDITE - ANNUNCIO MATRIMONIALE

Annunci matrimoniali da un quotidiano saudita.

Auguri.

LADIES CENTER


Ieri sono stata al Ladies Center, un tuffo nell’arabia delle donne! Non e’ la prima volta che ci vado, ma ogni volta e’ un’esperienza, perche’ si vedono le arabe dietro l’abaya e il velo che le coprono interamente. Il Ladies Center e’ un centro estetico-parrucchiere, ce ne sono tantissimi sparsi in citta’, di solito sono in villette singole, ben recintate e non accessibili allo sguardo indiscreto di nessuno. Entrare in un LC e’ come entrare nel caveau di una banca! Citofoni, fai sentire che la tua voce e’ femminile, ti aprono il cancello (alle spalle del quale c’e’ un’altra paratia che ti ripara dalla strada), entri nell’area esterna che circonda la casa e apri la porta della villetta. E li si apre il mondo delle donne. Donne in abiti normali (che qui diventa un evento!!) e donne che fumano! E anche questo per me e’ una scoperta: nel grande salone c’era una porta tenuta sempre chiusa, chi entra bussa sempre prima, insomma un locale misterioso...Poi una donna esce da li e mi si avvicina: inconfondibile odore mix di sigaretta e caramella! Scoperto il mistero?? Non sono convinta che sia tutto qui...

Quanto ai miei trattamenti, un paio di thailandesi si sono occupate delle mie mani e dei miei piedi in modo impeccabile e veloce, mettono uno smalto che dura 15 giorni...non so che razza di vernice sia, ma non si sbecca neanche se fai giardinaggio. Poi ho avuto la brillante idea di farmi fare i colpi di sole...Ma perche’ io me le devo sempre andare a cercare?? Come posso pensare che chi e’ abiutato a lunghi e spessi capelli neri possa essere in grado di fare tanti bei colpi di sole sottili sottili sui pochi e  fini capelli biondi come i miei?!? La parrucchiera araba e’ agitata, vedo che respira con affanno, chiama l’assistente thai per mettere la stagnola (!!) e spennella di biondo intere ciocche...aiuto...capisco che il task e’ un po’ oltre la sua portata...la mia ansia aumenta, mi rassegno e inizio ad abituarmi all’idea di uscire da li’ con i capelli color gatto...passano i minuti, svariati strati di pomate vengono spalmati sulla mia testa, fino alla phonata finale: risultato camuffato, tutto sommato non disastroso (almeno per un occhio poco esperto), parrucchiera finalmente rilassata e piega gratis! Archiviata anche questa. A Milano mi faccio sistemare.