mercoledì 29 febbraio 2012

ITALY, DREAM COUNTRY


Sohel ha 25 anni, e' del Bangladesh e fa l'houseboy.
Sohel: "Ohh Madam, Italy is my dream country!  il mio sogno e' di venire a lavorare in Italia. Ci sono delle persone che ti aiutano ad andare in Italia ma vogliono soldi, e' tanto tempo che non torno nel mio paese, per risparmiare. Mio padre non vuole, ma mia madre mi dice di andare avanti e di provarci, anche se e' triste perche' non mi vede da tanto tempo."


Madam: "Sohel, vivresti da clandestino dunque? ma lo sai che in Italia e' un casino adesso? Lavoro non ce n'e', a Milano ai ragazzi del Bangladesh mettono una macchina fotografica al collo e i fiori in mano per venderli in strada."
Sohel: "lo so, lo so Madam. Mio cugino e' la' da tanti anni. Appena arrivato non ha mangiato per 3 mesi, solo acqua. Vende cose sulle spiagge e lavora anche in fabbrica, fanno le sedie di plastica. In Bangladesh ha una graaaaaande casa."
Madam: "mah..le cose non sono cosi facili la', non pensare che l'Italia sia un paradiso" 
Sohel: "..for you, Madam! For me Italy is still my dream country..".

mercoledì 8 febbraio 2012

LO SHOPPING E I MALL



Lo sport preferito dagli arabi e’ lo shopping. Qui ci sono centri commerciali enormi, da qualche parte dovranno pur investire e spendere i petroldollari no?? Molti negozi hanno piu’ commessi che clienti (la solita grandeur araba) e certe volte mi chiedo come facciano a campare (io consiglierei di assumere un buon controller!!). La gente si riversa al mall soprattutto la sera e a guardarsi in giro di cose da raccontare ce ne sono un bel po’.

QUELLI CHE VENDONO

I commessi sono tutti uomini, tranne qualche recente raro e quasi commovente cenno di apertura alle donne. Il Re ha autorizzato le donne a lavorare l’anno scorso, ma ancora di donne che lavorano in giro se ne vedono proprio poche. Le famiglie devono abituarsi all’idea e permettere alle ragazze di lavorare. Una botta a questo processo l’ha data l’ultima direttiva secondo la quale e’ vietato agli uomini lavorare nei negozi di biancheria intima e prossimamente anche nelle profumerie. Un pomeriggio sono entrata in un negozio di intimo (e non vi dico che intimo..alcuni modelli sono davvero imbarazzanti!) e ho realizzato che le tre commesse erano ragazze! Ovviamente erano completamente coperte, tranne occhi e mani, e mi hanno accolta inondandomi di informazioni sulle promozioni, sui modelli e facendomi sentire tutti i profumi che avevano. La cosa piu’ strana e’ che il motivo che le spingeva non era quello di vendere. Ma semplicemente di fare al meglio il proprio lavoro, fiere di poterlo finalmente fare. E’ stato bellissimo. Pensa te. Ormai comunque tutti i negozi di intimo si sono attrezzati, con commesse femmine e con i cartelli: “Families only”, tanto per non creare peccaminose occasioni di incontro! Altre aperture a commesse donne si vedono in alcuni supermercati: ci sono delle casse solo per le famiglie, recintate da vetri, le cui cassiere sono appunto donne. Sempre rigorosamente coperte, tranne occhi e mani.

QUELLI CHE COMPRANO

Il centro commerciale e’ l’unico luogo di incontro in Arabia Saudita. Visto che non esistono cinema, ne’ locali, ne’ bar come li intendiamo noi. La segregazione tra uomini e donne e’, tentativamente, assoluta, quindi nei ristoranti o nei caffe’ ci sono sezioni separate per le famiglie e per gli avventori maschi single. Ma i ragazzi e le ragazze non sono diversi da quelli del resto del mondo e gli escamotage se li sono inventati. Entrambi girano il mall a gruppetti, fanno finta di niente ma in realta’ si guardano, si cercano e infine si contattano: tramite la magia del blutooth agganciano i cellulari o tramite bigliettini con numeri di telefono gettati nei vasi dei fiori! Non so poi come vadano a finire le storie che nascono (se nascono), visto che il criterio con il quale si scelgono gli sposi e’ ben altro..

E QUELLI CHE FANNO GINNASTICA

Gia’, qui le opportunita’ di fare sport, quello vero, sono davvero poche per gli arabi (non per noi che viviamo a SmallVille) e anche in questo hanno trovato rimedio. Andando al centro commerciale la mattina, si notano diverse persone, coppie o donne sole, che sotto agli abiti tradizionali (thobe per gli uomini e abaya e niqab per le donne) indossano un bel paio di scarpe da ginnastica e camminano a passo svelto per le gallerie!! In fondo perche’ no: e’ un bel percorso lungo, la mattina non e’ affollato e soprattutto c’e’ l’aria condizionata!!

GLI ORARI DI APERTURA: l’orario tipo di un centro commerciale, compreso di supermercato, e’ dalle 9.30 alle 11.30 e il pomeriggio dalle 16.00 fino anche alle 2 di notte. Questi orari di apertura sono ulteriormente ridotti dalle preghiere, che nel pomeriggio sono due. Durante le preghiere, che durano circa 20-30 minuti, i negozi chiudono obbligatoriamente, si accelera il servizio e i clienti vengono fatti uscire. Quindi e’ evidente come sia importante la pianificazione degli spostamenti!


lunedì 6 febbraio 2012

CAMMELLI



I cammelli qui sono una cosa importante. Pare che i beduini quasi venerino i propri cammelli e che li trattino come animali domestici. E sono costosissimi. Ci sono alcuni grandi e famosi mercati di cammelli e i venditori di cammelli sono un po’ come delle concessionarie auto da noi. E sono ricchi. Sono tanto importanti che il loro trasporto deve avvenire al massimo del comfort.



E dedicano loro strade esclusive.


Poi i cammelli sono belli. Alcuni sono talmente belli che di mestiere fanno le modelle, e partecipano ai concorsi di bellezza. Per cammelli, appunto. Questi Beauty Contests sono eventi importanti che vengono trasmessi in televisione e sono su tutti i giornali!


Gli viene misurata la coscia, esaminato il colore del pelo e quindi giudicato per la sua bellezza! Un cammello da concorso puo’ costare anche 1 milione di euro!!

Il cammello, pero’, e’ ottimo anche stufato: kabsa e hashi (baby cammello) e’ un piatto tradizionale.
La kabsa non e’ solo un piatto tipico, ma e’ il modo di mangiare arabo: consiste in un grande piatto di riso, cotto con spezie, con sopra della carne, in genere di pollo e agnello o appunto cammello. I commensali mangiano tutti direttamente da questo grande piatto, rigorosamente con la mano destra (secondo la tradizione islamica, la mano destra e’ riservata al cibo, la sinistra alle abluzioni intime), semi-sdraiati per terra appoggiati a dei cuscini. Loro sono abilissimi, noi abbiamo perso da secoli questa manualita’: prendono una piccola quantita’ di riso e carne con la mano, schiacciano il tutto con le dita formando una pallina, poi con il pollice fanno leva (tipo cucchiaino) e la mettono in bocca. Ad accompagnare questo ci sono alcuni pezzi di verdura cruda (cetrioli, cipolle) e laban (una specie di yoghurt liquido, non molto acido, buonissimo). Oggi comunque molte famiglie usano mangiare con un cucchiaio e seduti a tavola, ma sempre con la mano destra.

Tornando ai cammelli, credo anche io che siano bellissimi..
al-Hofuf Camel Market


E non e’ splendida questa carovana che cammella nel deserto??

Strada tra al-Hofuf e Uqair, in pieno deserto

اَلسَّلامُ عَلَيْكُمْ

PETROLIO 1

In quanti posti al mondo si puo' trovare un impianto per l'estrazione del petrolio in mezzo ad un campo da golf??? In Bahrain si, eccolo!

mercoledì 1 febbraio 2012

VIAGGIO IN ARABIA SAUDITA - IL POZZO DI TAYMA E I DIPENDENTI PUBBLICI



Questo meraviglioso pozzo e’ il piu’ antico ed il piu’ grande dell’Arabia Saudita: si ritiene che risalga all’epoca babilonese (all’inizio del primo millennio a.C.) ma potrebbe essere piu’ antico. Attorno ai 18m di diametro ci sono 60 ruote idrauliche in legno che una volta erano tirate tramite corde da altrettanti cammelli. E’ veramente bellissimo.
Questo pozzo si trova in mezzo alle case della cittadina di Tayma, un posto abbastanza sperduto dell’Arabia, dove non ci si capita se non ci si va di proposito. E ovviamente turisti non ce ne sono. Nonostante cio’, nel sito abbiamo trovato il custode e un edificio moderno dotato di sala per la proiezione di filmati! Il tutto ci e’ parso un po’ eccessivo. Ma un motivo c’e’.
In Arabia Saudita il turismo non esiste, non e’ possibile entrare nel paese se non con uno sponsor (di lavoro o familiare) o per il pellegrinaggio alla Mecca (esclusivamente per i musulmani). Detto cio’ e’ chiaro che gli unici visitatori di questi luoghi non possono che essere occidentali espatriati nel Magic Kingdom, oppure arabi in gita. In totale pochissima gente. Eppure in quella zona abbiamo trovato molti musei (tutti uguali, sia negli oggetti esposti sia nella pianta – almeno sapevo gia’ dove trovare il bagno!), molti Uffici del Turismo e ovviamente molti dipendenti stipendiati! E’ chiaro che anche qui il lavoro statale funziona da distributore della ricchezza o, meglio ancora, per dar da lavorare a parenti e amici di qualche famiglia potente (e della wasta parliamo un’altra volta). Insomma, meccanismi che purtroppo nel nostro paese non sono sconosciuti.