Da tempo volevo andare a vedere Jeddah e finalmente ce l'abbiamo fatta.
Ne avevo sentito parlare come la citta' piu' aperta del regno, dovuto al fatto che da secoli e' il punto dove milioni di persone da tutto il mondo devono passare per andare a Mecca e che per secoli, a prescindere dall'invasore di turno, ha mantenuto una certa indipendenza.
Ed effettivamente qualche differenza con la Eastern Province la si nota; detto cio', niente ci ha fatto dimenticare il paese dove ci troviamo!
Di seguito e' una non-guida, visto che online si trova poco o nessuna informazione, quattro cose ve le dico io.
AL BALAD
Di seguito e' una non-guida, visto che online si trova poco o nessuna informazione, quattro cose ve le dico io.
AL BALAD
una delle poche case ancora in piedi |
Al Balad e' la zona vecchia della citta', famosa per le sue case (alcune, pochissime, ristrutturate, altre, molte, che cadono a pezzi) con i balconi intarsiati. L'ideona e' stata andarci di venerdì mattina! Di fatto non c'era scelta...
La difficoltà di organizzare un weekend turistico in un posto come questo e' che si hanno un sacco di momenti morti, dovuti agli orari di chiusura e alle serrate del venerdì mattina...Andare in giro in quell'orario e' surreale, mi ricorda le mie estati da bambina, negli anni 80, quando pensavo al giorno di chiusura del bar del paese (in montagna, dove passavo l'estate con i miei nonni) con l'angoscia del vuoto, della mancanza del mio gelato preferito. Qui venerdi mattina, uguale. In giro neanche i gatti. Un caldo spaventoso (ormai sono quasi 40..), con addosso l'abaya che anche se l'ho finalmente trovata di cotone, e' pur sempre un bel cappottone nero!! Insomma ho fatto una bella sudata ma almeno abbiamo potuto scattare un po' di foto senza destare troppa attenzione.
non raro esempio di casa che cade a pezzi |
casa ad Al Balad |
casa ristrutturata ad Al Balad |
AL-TAYIBAT MUSEUM FOR INTERNATIONAL CIVILISATION
Pare ci siano diversi musei in citta', tutti privati, ma anche qui il problema e' l'orario di apertura, che e' sempre lo stesso di cui sopra (8-12 e 16-20, serrata venerdì mattina, orari indicativi, come tutto da queste parti). Siamo riusciti a visitarne uno, che ci e' piaciuto molto e che consiglierei. E' il Tayibat City Museum for International Civilisation. Esternamente e' una specie di castello, che riproduce le case tipiche del Balad; finto ma veramente bello. All'interno sono stipati migliaia di pezzi di ogni genere, provenienti da ogni parte del mondo. Il tema del museo e' difficile da identificare, si tratta di una raccolta di oggetti, anche preziosi, a testimonianza degli usi e costumi dei popoli del mondo. Abbiamo pagato 50sr each (10 Euro cad), abbiamo ricevuto il benvenuto da parte del proprietario e siamo stati accompagnati da una guida, egiziana, con un alquanto stentato inglese. Ma noi italiani a gesti ci capiamo lo stesso!
Il museo e' enorme e ci siamo concentrati sulla parte saudita: un piano intero e' dedicato alla varie zone del kingdom, con sale dedicate alla vita quotidiana di ogni area, con ricostruzioni perfette, pulite e ben tenute degli ambienti e di alcune scene quotidiane.
interno del castello-museo |
il museo visto dal cortile |
Proprio bello.
Ristorante rinomato tra i locali ed expat di Jeddah, e' un bellissimo locale sulla corniche (il lungomare). Si tratta di un ampissimo spazio all'aperto, coperto da alte tende beduine (comunque dotato di impianto rinfrescante) con tanti tavoli e divani in stile beduino. La cucina e' un misto libanese/internazionale e siamo rimasti soddisfatti di quello che abbiamo mangiato.
Appena entrati c'e' un'ampia area riservata agli uomini singoli, poco avanti c'e' la family section, enorme e veramente piacevole. Pochissime o quasi nessuna donna ha il viso coperto, molte fumavano shisha e sigarette! e a differenza di quanto accade dal nostro lato del paese, le famiglie mangiano tranquillamente al loro tavolo senza aver bisogno di rinchiudersi dietro a paraventi o infilandosi in veri e propri loculi nascosti. C'era anche un grande schermo che mandava il video di un concerto una cantante mediorientale (libanese? egiziana? boh..), e voi mi direte: embhe'? La musica nei ristoranti e' tutt'altro che scontata: tempo fa, al nostro ristorante libanese preferito di Khobar, il capo ci ha detto che avrebbe forse messo della musica, ci stavano pensando...ma nel caso, sarebbe stata solo musica senza canto, perche' non potevano avere problemi con i mutawa! chiaro quindi che il video e' una rivoluzione!!
RED SEA MALL
Se uno viene in Saudi (ma anche nel middle east in generale) e dice che vuole andare in un posto caratteristico del luogo, la destinazione e' automaticamente un mall. Altro non c'e', o quasi. E io una capatina la faccio sempre. E qui per la prima volta ho visto donne in giro con abaye NON NERE! Certo non stiamo parlando di colori sgargianti, ma di grigio blu beige, ma ne ho vista anche una turchese! Anche qui poche facce coperte e commessi e camerieri un po' piu' rilassati ed amichevoli. I negozi sono piu' o meno gli stessi dappertutto, ma qui qualche piccola novità c'e'. Uno su tutti, un negozio che e' stata una scoperta: si chiama Kalimah ed e' un negozio di abbigliamento, linea casual abbastanza giovanile la cui caratteristica e' che le stampe decorative riprendono motivi e disegni molto arabi, rivisti in chiave moderna. Cose bellissime e finalmente un negozio diverso!!! Dal sito sembra che vendano anche nella Eastern Province, ma io non l'ho mai visto, andrò a caccia presto!
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la mia maglietta Kalimah! |
SPOSTAMENTI
Quello che consiglio e' di affittare da subito un'auto, cosa che noi abbiamo fatto il giorno dopo l'arrivo. Abbiamo preso un'auto per la modica cifra di 100sr (=20Euro!) per 24h, con solo la fotocopia dell'iqama e della saudi driving licence, pagato in contanti e senza carta di credito a garanzia! easy peasy...Certo, la guida e' la cosa piu' pericolosa di Saudi e Jeddah non scappa, se poi ci aggiungi che non si conoscono bene le strade, non si sa bene dove si vuole andare e che hai una macchina non tua...immaginate le maronne che son volate!
Vicino al centro citta', zona Baghdadyia (non so spiegare altro, se non che e' vicino a City Max) c'e' un nuovo complesso dove sono raggruppati tutti i car rentals: se non la prendete in aeroporto, vale la pena farsi portare qui e cercare un good deal.
Un bel weekend, ho visto mangiato e comprato delle belle cose e son contenta.
E' incredibile come, vivendo qui da un po', certe cose ti sembrino del tutto normali e le cose che in realtà sono normali, ti sembrino del tutto eccezionali!
Sara' che l'erba del vicino e' sempre piu' verde?