mercoledì 19 settembre 2012

PROFESSIONI DA MIDDLE EAST

Due addendi:
1. costo del lavoro bassissimo
2. Vöia de laurà saltum adoss (tradotto per i non lombardi: voglia di lavorare, saltami addosso)

Risultato: professioni improbabili, per immigrati poco esigenti.

Qui sono i 6 milioni di immigrati asiatici quelli che lavorano davvero, anche lavori che noi non ci immaginiamo neanche. Si perche' l'indolenza e' dilagante da queste parti, se potessero si farebbero anche trasportare a braccia, per non dover camminare.

Negli uffici e' di gran moda il Tea Boy, che di mestiere gira tra le scrivanie con un vassoio in mano, distribuendo te', caffe' e datteri a quelli che fanno finta di fare un lavoro di concetto.

E anche al supermercato uno stuolo di persone si preoccupa di alleggerirti il compito: il "May I help you?" boy insacchetta tutto e poi ti affida al Trolley boy, che ti spinge il carrello e carica i sacchetti in macchina.

Trolley Boy
Sono dipendenti del supermercato ma si meritano sempre una mancia, perche' si parla di stipendi veramente infimi.

Quasi tutte le famiglie saudite poi hanno del personale di servizio fisso in casa: di solito hanno la maid che si occupa delle faccende della casa, una nanny che si occupa dei bambini (tenete presente che il numero ideale di figli per un saudita e' 5!), un driver a disposizione delle donne che qui non possono guidare.

Avrete ormai capito che qui queste persone non sono trattate molto bene, ma nonostante tutto, questo paese resta una meta ambita per la facilita' con cui riescono a trovare lavoro. 

Le famiglie si rivolgono a delle agenzie intermediarie per reclutare il personale di servizio e devono pagare una cifra una tantum dai 2000 ai 4000 euro, di cui circa 1000 va alla persona reclutata, mentre poi pagano stipendi di 150-200 euro una maid e 260 un driver. Visto l'investimento iniziale, spesso trattengono il passaporto di queste persone, che di fatto sono prigionieri, o trattengono una parte (se non tutto!) lo stipendio, per impedire che fuggano!
E succede spesso che queste ragazze scappino, perche' non e' raro, purtroppo, che le violenze siano anche fisiche, da parte dei maschi della famiglia ma anche da parte delle donne, che hanno la sberla facile. Sembra addirittura che le Ambasciate di questi paesi abbandonino al loro destino questi casi, perche' sono troppi e ingestibili per loro.

Io ogni volta che sento queste cose ringrazio di non essere nata nella parte sbagliata del mondo.

Ah, i numeri non me li sono inventati, li ho letti su Arab News.


اَلسَّلامُ عَلَيْكُمْ



4 commenti:

AZ ha detto...

Io me lo ripeto ogni mattina: quanto siamo fortunati ad essere nati in Occidente!

Sto leggendo "Princess", la storia della principessa saudita. Me l'hanno regalato ma, dopo "Girls from Riyadh" e un paio d'altri, e' l'ultimo che mi accollo perche' hanno veramente stufato. Tu l'hai letto?

Saudia ha detto...

ho letto Le ragazze di Riad, l'altro non ancora, ma lo faro'.
A me e' piaciuto. E' interessante leggere come queste ragazze siano, sotto sotto, come tutte le altre ragazze del mondo, anche se lo sono, appunto, solo sotto sotto: o di nascosto o fuori dal regno! La facciata la salvano sempre!

Anonimo ha detto...

Posso soltanto augurarti di essere un salutare flagello per tutti i sauditi. Ricordati che fai comunque parte “di quella umile Italia” tanto battuta dal divino Poeta. Il Regno è bellissimo; molto spesso mi sintonizzo con i canali sauditi e ho l’opportunità di vedere i rigogliosi paesaggi e la compostezza della gente. Naturalmente nel Regno dei Saud non puoi recarti in chiesa e non so se tu sia osservante però spero che tu possa rivestirti della sapienza di sant’Antonio di Padova e dispensare sotto mentite spoglie i suoi insegnamenti (specialmente quelli etici visto che non è consentito fare proselitismo).

إن شاء الله

Alessandro Nicodemo

Saudia ha detto...

ciao Alessandro! grazie per il tuo articolato commento.
Purtroppo o per fortuna, io non ho alcuna sapienza ma neanche ho intenzione di dispensare alcunche’. Io osservo e racconto quello che vedo, per come lo capisco io, ovviamente.
Raccolgo l’ironia del “rigoglioso paesaggio”, visto che qui, di rigoglioso, c’e’ solo il petrolio! Quanto alla compostezza della gente invece...

ماشاء ألله